È quasi primavera. È quasi Pasqua. Una stagione e un giorno che stanno a indicare transizione. La primavera è un passaggio della natura, nuove gemme che rivitalizzano alberi e prati dopo il letargo invernale. La Pasqua, per i cristiani, è il passaggio a una vita nuova, tutti chiamati a risorgere con Gesù nella sua resurrezione. Si può non credere, non essere religiosi, indifferenti al risveglio della terra, ma un fiore appena sbocciato, una foglia appena spuntata, una stretta di mano in segno di amicizia o il dono di un uovo di cioccolata possono predisporre gli animi alla gioia. Possono essere momenti importanti, se sappiamo guardarli e viverli come piccoli gesti capaci di riempirci il cuore.
Attimi, sì, ma segnali significativi, quasi a cancellare l'odio, il terrore, le persecuzioni, le follie di questi nostri tempi affannati.
Attimi di quasi pace.
Di quasi tregua.
Di quasi amore.
