La luminosità intensa di queste giornate di primavera rende tutto più nitido, trasparente, quasi si potesse vedere la vera essenza delle cose, al di là dell'apparenza. I giapponesi lo chiamano wabi sabi, ed è uno stato tranquillo e sensibile della mente, che si raggiunge imparando a vedere l'invisibile, eliminando ciò che non è necessario, aiutandoci ad apprezzare la semplicità, a cogliere la bellezza nell'imperfezione, e ad accettare la natura passeggera di ogni cosa. È un incoraggiamento a rallentare, a ripristinare un rapporto autentico con la natura, a semplificare la nostra quotidianità e a concentrarci su ciò che conta veramente per noi. Insegnandoci a vivere al ritmo delle stagioni, a risollevarci dopo un fallimento, a essere più indulgenti con noi stessi, e a invecchiare con grazia. In definitiva, ad apprezzare la bellezza di una vita «perfettamente imperfetta»: la nostra.
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